Contratti di sviluppo

A partire dal 29 settembre 2011 è possibile presentare sull’intero territorio nazionale domande di agevolazione sulla nuova misura agevolativa denominata “Contratti di sviluppo”.

 

Esistono i seguenti Contratti di sviluppo:

  • Contratto di sviluppo industriale di importo non inferiore a 30 milioni di euro, può essere realizzato o da una sola impresa o da più imprese (un’impresa deve presentare un piano di spesa non inferiore a 15 milioni di euro mentre ciascuna delle altre imprese un piano di spesa non inferiore a 1,5 milioni di euro);
  • Contratto di sviluppo commerciale di importo non inferiore a 30 milioni di euro, può essere realizzato o da una sola impresa o da più imprese (un’impresa deve presentare un piano di spesa non inferiore a 13 milioni di euro mentre ciascuna delle altre imprese un piano di spesa non inferiore a 1,5 milioni di euro);
  • Contratto di sviluppo turistico di importo non inferiore a 22,5 milioni di euro, può essere realizzato o da una sola impresa o da più imprese (un’impresa deve presentare un piano di spesa non inferiore a 12 milioni di euro mentre ciascuna delle altre imprese un piano di spesa non inferiore a 1,5 milioni di euro);
  • Contratto di sviluppo per trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di importo non inferiore a 7,5 milioni di euro, può essere realizzato o da una sola impresa o da più imprese (un’impresa deve presentare un piano di spesa non inferiore a 3 milioni di euro mentre ciascuna delle altre imprese un piano di spesa non inferiore a 1,5 milioni di euro).  

 

L’intensità di aiuto (contributo in c/impianti ovvero fondo perduto) varia a seconda della Regione in cui sorge l’iniziativa e della dimensione aziendale:

A. Nelle regioni Puglia, Calabria, Campania e Sicilia:

  • piccola impresa 50% degli investimenti;
  • media impresa 40% degli investimenti;
  • grande impresa 30% degli investimenti.

B. Nelle altre Regioni il contributo a fondo perduto è inferiore.

 

Gli Investimenti programmati vanno finanziati:

  • da Contributo a fondo perduto;
  • da Mezzi propri per almeno il 25% degli investimenti. All’atto di presentazione della domanda i soci devono dimostrare di possedere idonee disponibilità finanziarie;
  • da Mutuo che deve essere pari a: INVESTIMENTI – [MEZZI PROPRI + CONTRIBUTO]. Il mutuo deve essere garantito da ipoteca.

 

Il Contributo spettante può essere erogato:

  1. totalmente sotto forma di contributo a fondo perduto;
  2. in parte sotto forma di contributo a fondo perduto e in parte sotto forma di contributo in conto interessi.

 

All’atto della presentazione della domanda è necessario disporre di:

  • disponibilità dell’immobile (titolo di proprietà, compromesso, fitto);
  • destinazione d’uso dell’immobile conforme all’attività agevolata. 

 

Non è previsto alcun impegno occupazionale a carico delle imprese.

Gli investimenti possono essere realizzati sia tramite acquisto diretto sia in leasing.